Ieri sera, rincasando dal lavoro
ho rivisto una persona che non rivedevo da tanto tempo
un "amico" che ho smesso di frequentare
l'ho salutato,
ma non ci siamo detti niente..
quello che mi ha colpito però è stato il suo sguardo
talmente carico ed ostile
che in realtà non c'era proprio bisogno di aggiungere niente
due anni fa ho fatto una scelta
ho combattuto per portarla avanti
e non me ne pento
ma mi rendo conto che ci sarà sempre qualcuno a cui le mie scelte non andranno giù
ci sarà sempre qualcuno che mi guarderà a quel modo
che mi criticherà in silenzio
perchè non ha il coraggio di dirmi apertamente quello che pensa di me
e che quando mi vedrà si domanderà perchè, invece di abbassare lo sguardo,
continuerò a guardarlo dritto negli occhi..
a sfidare il suo giudizio..
a leggere nel suo silenzio..
senza aggiugere nient'altro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Parlare ha un chè di liberatorio, per chi lo fa, ma spesso anche per chi ascolta. Credo di essere abbastanza forte da perdonare quello che mi viene detto(be', forse non tutto, ma in buona parte), quello che non perdono è ciò che NON mi viene detto,
e sembra sia anche il tuo caso ;)
@Lieve, non ho mai temuto il giudizio altrui e anche se a volte sono stata un pò permalosa con chi mi ha criticato, preferisco parlare, ascoltare, accettare le critiche quando ci sono, perchè se sono costruttive ti permettono di migliorare, di crescere.. Purtroppo c'è chi preferisce nescondersi dietro al silenzio e ai facili giudizi.. ma chi lo fa di solito non merita il nostro turbamento..
;)
Posta un commento