lunedì 4 febbraio 2008

Un lungo viaggio

(Proprio per confermare ciò che ho scritto nel mio precedente post..)

Week end di transizione e sconvolgenti novità..


tutto bello concentrato intorno ad una sola persona
di cui non parlo mai.. forse perchè sono molto vulnerabile quando si tratta di lei..

mia sorella.


Mia sorella, che è finalmente tornata dal viaggio più lungo della nostra storia di sorelle..
quello che ci ha divise di più..
quello che mi ha fatto soffrire di più..

Perchè una sorella è la persona che più ti somiglia e più ti conosce
e che più ti tiene in pugno..
Che passa la sua intera esistenza a rimarcare in ogni modo la sua diversità da te..
a reclamare se stessa, cercando di sminuire te..
in una disperata ricerca dell'indipendenza, della sua identità a tutti i costi,
ma che alla fine non fa che sancire,
in modo ancor più lampante,
il nostro essere perdutamente ed indissolubilente uguali..


Per lo meno quando si tratta dei sentimenti..

Questi due lunghi anni o forse di più
pieni di silenzi, di astio e di rancori.. sono stati come un viaggio inteminabile..


Perchè crescere è come mettersi in viaggio e non fermarsi mai..

a volte la strada che prendi non viene condivisa dagli altri
e così le vie si separano, e non si ricongiungono più..

forse per orgoglio, o perchè non è ancora arrivato il momento..
anche se sai benissimo che dall'altra parte c'è un binario che corre parallelo al tuo,
che sta percorrendo una strada simile alla tua, ma che sei destinato a non incontrare

mai
o almeno fino a che anche il tempo non fa il suo dovere,
restituendo gli occhi a chi non voleva vedere.


Ritrovare mia sorella
è stato come uscire da un tunnel molto nero..
come quando rivedi la luce dopo molto buio, ti ferisce gli occhi..
perchè non ci sei abituato,
e devi imparare a riaprire gli occhi
a rivedere quella luce senza ferirti più..


è strano come ci si abitua a vivere senza luce
a volte la necessità di andare avanti ti convince che va tutto bene..
che ne puoi fare a meno..

E ora che, di nuovo sola, di nuovo libera dai gioghi altrui, sei tornata da me..
con la tua prorompente vitalità..
mi sono sentita spiazzata
non ci ero più abituata.. ormai.. ad avere una sorella..

anche se poi, per istinto, ti scopri capace di passare sopra tutto..
di avere un'enorme voglia di ascoltare, di perdonare..
di ricominciare da capo..

e scopri tutto ad un tratto che non hai mai disimparato
a fare la sorella..

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei fortunata in fondo...io sono figlio unico, il fratello di me stesso...parto da solo per i lunghi viaggi, ma non ho ancora capito se è meglio o peggio ;)

Checco ha detto...

bè con mio fratello non ho tutti sti problemi, basta portarlo fuori, una volta al giorno, a fare i suoi bisogni...ogni tanto dal veterinario... e via che va come un trenino... (se mi legge mi uccide...)

Unknown ha detto...

Sai... ho letto e riletto quello che hai scritto e nn ho mai avuto il coraggio di lasciare un commento...è bello davvero ritrovare una parte della tua vita che stupidamente volevi ignorare, è bello avere una sorella che ti capirà sempre meglio di chiunque altro!! Se mi faccio un blog lo dedico a te.. un bacio.