giovedì 10 aprile 2008

Bye bye Bo..

Ci siamo quasi
8 anni vissuti in questa città.. e ora è arrivato il momento di salutarla..

a questo penso mentre mi dirigo verso la mia vecchia facoltà, appena uscita dal mio ultimo giorno lavoro..

Per una straordinaria circolarità degli eventi la mia ultima giornata a Bologna sta terminando proprio qui dove tutto è cominciato.. Piazza Scaravilli.. Facoltà di Economia.. Alma Mater Studiorum..
E' curioso che io sia proprio qui questa sera, idealmente ancora una volta nei panni di "studentessa".. panni che non avevo mai veramente dismesso.. in verità..
Una sorta di cordone che, una volta laureata, avevo scelto di non recidere completamente rimanendo a lavorare qui.. aggrappata con tutta me stessa ad una condizione che avevo vissuto e apprezzato e che non riuscivo ad abbandonare del tutto..

ma adesso è arrivato il momento di cambiare...

Questa sera salutando i colleghi del vecchio lavoro uno di loro mi detto che era giusto così, era ora di dare una svolta alla mia vita.. e mentre lo diceva sapevo che aveva ragione..

ma eccomi ancora una volta qui
qui dove 7 anni fa sono approdata timida e spaurita
qui dove sono cresciuta, dove mi sono innamorata
qui dove ricordi bellissimi continueranno ad accompagnarmi sempre..

Entro..
L'atrio, la portineria, le aule.. il tempo sembra essersi fermato,
salgo le scale.. la facoltà è quasi vuota,
intorno a me visi nuovi e altri più familiari,
digito la mia matricola per stampare un certificato.. indugio un pò.. me la ricordo a malapena
poi il suono penetrante e prolungato di una campanella mi scuote,
annunciando l'imminente chiusura serale.
Questo suono mi riporta ai tempi della scuola
quando la campanella annunciava la fine dell'ora.. la ricreazione, la fine della giornata..
Adesso per me sta finendo qualcos'altro, qualcosa che veramente non potrà più tornare..

E cresce in me il desiderio di allontanarmi da qui..
da questo posto dove ormai è tutto surreale e distorto,
di cancellare quella tristezza e quel groppo alla gola che mi attanaglia dentro..

Mi allontano camminando a passo veloce lungo via Zamboni,
il solito degrado che mi circonda.. no questo non mi mancherà..
non vedo l'ora di arrivare dove ho appuntamento con gli amici più cari..

Questa sera si festeggia la mia partenza, il ritorno alle origini,
e il nuovo lavoro.. a Rimini

arrivo per prima davanti al solito Pub.. e mi guardo intorno,
subito dopo vedo avvicinarsi due, tre, visi familiari e sorridenti
alzo la mano, in cenno di saluto, il nodo alla gola scompare
ora so che ce la posso fare..

Domani me ne andrò via da questa città, ma stasera..
almeno questa sera voglio stare con voi, voglio stare bene
e godermi con spensieratezza e semplicità
la mia tanto amata Bologna..

6 commenti:

Arthur ha detto...

L'addio ad una città è una cosa che ti fa pensare sempre al destino, alle casualità e fatalità della vita. Pensi a quello che hai fatto, a quello che sei e che potresti diventare.
Non temere, rivedrai Bologna, è il crocevia tra nord e sud, tra l'est e l'ovest. la rivedrai.
Quanto a Rimini, è più grande di quello che potrebbe sembrare.

Lieve ha detto...

C'è tanta malinconia nelle partenze, ma anche tanto mistero e un pizzico di eccitazione =)
Sei una persona in gamba, la tua nuova città ti accoglierà e quanto a Bologna, non è certamente un addio, ma solo un arrivederci.
=)

Chiara ha detto...

Arthur, Lieve, vi ringrazio per il supporto, mi ha fatto immensamente piacere leggere le vostre parole..
:)
a presto!

Arthur ha detto...

E poi tu sei di Rimini mannaggia, lo saprai pure meglio di me?

Arthur ha detto...

Non so perchè ero convinto fossi di Roma.

Chiara ha detto...

Infatti sono di Rimini (circa)..
:) e infatti il mio è stato prima di tutto un ritorno alle origini!
anche se per come sono fatta io non era affatto scontato che ci ritornassi..