sabato 28 giugno 2008

Palloncini rosa


Tanti palloncini rosa
fluttuano nella mia testa
da questa mattina


sarà stato il risveglio inaspettato,
i palloncini davanti alla mia finestra
la testa che gira,

è tutto troppo inaspettato
forse perchè sono un'ingenua
magarì è così..

eppure ieri sera
pensavo a te, e mi mancavi
nonostante tutto

mi mancavi perchè nemmeno la rabbia può cancellare certe cose
e proprio ieri ti ho dato la buonanotte
dopo giorni di silenzio


non sapevo che ti avrei trovato
stamattina sotto la mia finestra

occhi verdi
i tuoi
li conosco bene

pensieri bellissimi
attaccati ad un filo rosso
e tu
che mi guardi da laggiù

sorridente, magari un pò implorante
ma tu, e per un attimo ho avuto voglia di buttarmi al tuo collo senza pensare più


poi sovviene ancora un attimo
come in un cortocircuito
tutto quello che di fresco mi è capitato


sei andato via
ma con qualcosa in più con te
anche se ancora non lo sai

un piccolo cuore rosa
che ti segue
ovunque tu vai

mercoledì 25 giugno 2008

Correndo correndo..

Correre per non pensare
correre per farti passare quella smania di vivere le cose diversamente
per cancellare, passo dopo passo quel senso di smarrimento e di totale black out
in cui giacciono ora i miei pensieri.

se corro sento almeno che le mie energie vanno altrove
si scaricano e si ricaricano
si disperdono e poi ritornano

e tutto si quieta un pò..
anche se non per molto
il tempo di uscire di casa, dismettere i panni da neo bancaria
e rimettere quelli della ragazza solitaria
che con un paio di scarpe da ginnastica ai piedi
e tanta.. ma tanta rabbia da sfogare

corre forte e cerca di calmare
quello che ancora non riesce a spiegare a parole
a chi tanto lo verrebbe sapere.

domenica 22 giugno 2008

Alla deriva di tutti i pensieri..

Gli ultimi post non sono stati molto allegri
e il motivo è sempre uno solo..

il cambiamento

tutto ciò che ha contraddistinto quest'ultimo periodo e che ha scandito le mie giornate
è dominato da esso, ed in esso si alimenta

Non credevo di dover far fronte a tante cose tutte insieme.
Quando ho scelto di venirmene via da Bologna credevo di aver fatto la scelta più difficile,
ma non sapevo cosa mi aspettava.
Per prima cosa credevo di essere in grado di gestirlo, questo momento di transizione..
forse perchè non mi sentivo più una ragazzina e poi, perchè avevo voglia di badare a me stessa
alle mie priorità, volevo consolidare la mia condizione, passare ad una vita meno precaria e gettare le basi per un futuro che poteva essere neanche troppo lontano.

Adesso è un'altra cosa
adesso mi è venuta a mancare un pò di terra sotto i piedi,
e anche se qualcuno, cinicamente ha detto che me lo dovevo aspettare
io continuo a dire che NO non ci credo.

Non ci credo che la persona che avevo accanto, adesso mi faccia paura
così paura che non ce la faccio a perdonare la sua (piccola?) mancanza.
Ogni volta che penso a domenica scorsa mi si agita dentro qualcosa che non posso spiegare
qualcosa che non posso fermare
avrei solo voluto fuggire.

Invece sono qua a fare i conti col logorio che ho dentro, che sta facendo a pugni con tutto quello che fin'ora potevo chiamare sogni, fiducia, sincerità.


Ho un brutto difetto
non riesco facilmente a dimenticare
e non riesco nemmeno a ricucire strappi che mi hanno fatto male.

Forse ero troppo proiettata su me stessa per capire
Forse, alle prese con tutti i cambiamenti fuori da me, non mi sono accorta
purtroppo, che qualcosa non andava nemmeno dentro di me
perche non riuscivo più a dare le giuste certezze alla persona che amavo.

Non lo so
vorrei resettare me stessa e tornare a qualche mese fa
quando ancora tutto andava a gonfie vele, ma non si fa..

e allora cercherò di navigare sulla mia piccola zattera da naufraga
aspettando di capire dove potrei approdare

perchè adesso proprio
non lo so.

lunedì 16 giugno 2008

Vorrei trovare parole nuove..

..ma come si fa stare bene quando si ha la sensazione che
in una parte di noi si stia scatenando una tempesta terribile.


Aver paura della sola persona che più contava
aver paura e basta,
perchè sei stata messa spalle al muro, davanti a qualcosa che non ti piaceva
e non sai come difenderti
non sai più come fare per fidarti di nuovo

perchè una delusione grande è difficile da cancellare
come una tela bianca, che una volta che si è sporcata non tornerà mai più
bianca e limpida come prima.

Perchè questo momento deve essere così tanto difficile per me?

Cade la pioggia...

Cade la pioggia e tutto lava
cancella le mie stesse ossa
Cade la pioggia e tutto casca
e scivolo sull’acqua sporca
Si, ma a te che importa poi
rinfrescati se vuoi
questa mia stessa pioggia sporca

Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo e
non sa di noi

non sa di noi
non sa di noi

Cade la pioggia e tutto tace
lo vedi sento anch’io la pace
Cade la pioggia e questa pace
è solo acqua sporca e brace

c’è aria fredda intorno a noi
abbracciami se vuoi
questa mia stessa pioggia sporca

Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo
E dimmi a che serve sperare
se piove e non senti dolore
come questa mia pelle che muore
e che cambia colore
che cambia l’odore

Tu dimmi poi che senso ha ora piangere
piangere addosso a me
che non so difendere questa mia brutta pelle
così sporca
tanto sporca
come sporca
questa pioggia sporca

Si ma tu non difendermi adesso
tu non difendermi adesso
tu non difendermi
piuttosto torna a fango si ma torna
E dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione non muore
ma cambia colore
tu fammi sperare
che piove e senti pure l’odore
di questa mia pelle che bianca
e non vuole il colore
non vuole il colore
no..
no..

La mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
scrivi tu la fine

io sono pronto
non voglio stare sulla soglia della nostra vita
guardare che è finita
nuvole che passano
e scaricano pioggia come sassi
e ad ogni passo noi dimentichiamo i nostri passi
la strada che noi abbiamo fatto insieme

gettando sulla pietra il nostro seme
a ucciderci a ogni notte con rabbia
gocce di pioggia calde sulla sabbia
amore, amore mio
questa passione passata come fame ad un leone
dopo che ha divorato la sua preda
e abbandonato le ossa agli avvoltoi
tu non ricordi ma eravamo noi
noi due abbracciati fermi nella pioggia
mentre tutti correvano al riparo
e il nostro amore è polvere da sparo
è solo un battito di cuore
e il lampo illumina senza rumore
e la mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
ma scrivi tu la fine
io sono pronto

(Negroamaro)

domenica 15 giugno 2008

Il vento freddo di un'estate che non vuole arrivare

E' arrivata

una ventata di freddo e di tristezza
proprio quando dovrebbe risplendere alto più che mai nel cielo il sole di giugno.
Un sole che quest'estate non si fa vedere e che non riesce a scacciare via queste brutte ombre che mi circondano, mi attanagliano e non si placano.

non riesco a scaldarmi
sento freddo fuori, e ora anche dentro di me..


e con il vento, la pioggia
e la pioggia scende piano, consumando ogni cosa che tocca
come una lacrima spenta di delusione e rammarico
per un'estate che proprio non ne vuole sapere
di arrivare

domenica 8 giugno 2008

Cercando la quiete.. dopo la tempesta

Tra poco saranno due mesi..
due mesi dal nuovo inizio, due mesi che latito, dal mio blog.


Il fatto è che a volte la voglia di scrivere tutte le emozioni che provo,
tutte le paure, le novita è veramente tanta..
ma poi mi siedo davanti allo schermo del computer
e improvvisamente..
..

buio totale.. non so da dove cominciare
troppe cose da dire, troppi turbamenti, poche energie per razionalizzarli tutti.

In questi due mesi è già la terza volta che cambio filiale
non è una novità per me, che ormai è da un anno e mezzo che come una trottola non mi fermo mai..
ma il problema è che sto cominciando ad accusare i primi segni di cedimento

non è tanto il lavoro, che quello rimane uguale in ogni posto dove vado
il problema è tutto quello che mi orbita intorno, le tempeste e le meteore che si sono abbattute su di me in questi ultimi tempi
e che la notte non mi fanno dormire

primo fra tutti il dover riorganizzare la mia vita da capo a piedi
sia dentro casa che fuori..
perchè è di nuovo tutto da rifare, altre cose da imparare
un'identità da ricostruire, la tua credibilità da riaffermare..

e poi ci sono le persone
quelle nuove, che devo imparare conoscere
e altre con cui combattere, da cui dovermi difendere

Perchè come dice Anto, quando cambi tu,
ne risentono anche tutti quelli che hai vicino
c'è chi si allontana e chi si avvicina
c'è chi reclama, giustamente la sua parte di attenzione
ma anche chi, a torto o a ragione, ti scarica addosso, senza troppi complimenti
tutto il peso dell'indifferenza, tutto l'egoismo di chi non è mai cambiato e mai cambierà

ma è ormai arrivata l'ora di farsi passare quel senso di smarrimento che ogni tanto arriva
che per fortuna non ha tempo di prendere il sopravvento
perchè i giorni passano veloci, Bologna è ormai un pallido ricordo,
e il venerdì arriva in fretta,


e con il venerdì,
dopo la tempesta..arriva, la quiete
arriva un timido raggio di sole
e arrivi tu, un uragano di forza e di vitalità,
con i tuoi progetti, con le tue speranze,
con la tua voglia di tenermi stretta a te,
anche se sono lontana,
con il sorriso radioso di chi mi vuole veramente bene.