non ho ancora cambiato residenza e già faccio piccole riunioni di vicinato
mi squadrano come un'aliena perchè non sono una donna sposata
e condividerò una casa con una persona che non è mio marito
al lavoro invece sono già la signora Esposito..
Non esistono le mezze misure, funziona così,
le persone amano studiare gli altri
e catalogare perchè così hanno meno paura..
Io di paura invece ne ho un sacco,
guai in vista col lavoro
presagi funesti, sulla pace lavorativa e anche quella spirituale
e tutto per una gravidanza conclusa..
vabbè
forse qualcuno sta già facendo atti Voodo nei miei riguardi
ma chissenefrega!!
non voglio che siano problemi miei
tra un mese mi montano la cucina
e sono più felice di una bimba a cui hanno appena regalato la casa di Barbie.
martedì 25 maggio 2010
mercoledì 5 maggio 2010
Risveglio
Risvegliarsi dopo qualche giorno di malattia,
vedere il mondo come davanti allo schermo di un cinema,
scorrere veloce senza più avere te al centro come protagonista indiscussa
i protagonisti ora sono gli altri, che a me piaccia oppure no
è passato molto tempo da quando sono stata costretta a fermarmi in questa maniera forzata
ma il mio fisico questa volta ha reclamato il giusto grado di attenzione..
per fortuna, che a volte interviene il nostro corpo a fermare tutto
altrimenti noi andremmo avanti come automi senza renderci conto che ci stiamo distruggendo da soli, a poco a poco, a fiamma lenta, un giorno dopo l'altro
risvegliarsi dopo giorni in cui non hai la forza nemmeno per muoverti
ti fa venire voglia di guardanti dento, di rallentare,
mentre invece il mondo comincia a reclamarti
impaziente di rigettarti nella mischia da cui se venuto
è un passo necessario, ma anche doloroso
è come rinascere ogni volta e vivere gli stessi traumi
ma ogni tanto serve, fermarsi
per capire chi siamo e da dove veniamo
questa è la mia primavera dopo un lungo e faticoso inverno
vedere il mondo come davanti allo schermo di un cinema,
scorrere veloce senza più avere te al centro come protagonista indiscussa
i protagonisti ora sono gli altri, che a me piaccia oppure no
è passato molto tempo da quando sono stata costretta a fermarmi in questa maniera forzata
ma il mio fisico questa volta ha reclamato il giusto grado di attenzione..
per fortuna, che a volte interviene il nostro corpo a fermare tutto
altrimenti noi andremmo avanti come automi senza renderci conto che ci stiamo distruggendo da soli, a poco a poco, a fiamma lenta, un giorno dopo l'altro
risvegliarsi dopo giorni in cui non hai la forza nemmeno per muoverti
ti fa venire voglia di guardanti dento, di rallentare,
mentre invece il mondo comincia a reclamarti
impaziente di rigettarti nella mischia da cui se venuto
è un passo necessario, ma anche doloroso
è come rinascere ogni volta e vivere gli stessi traumi
ma ogni tanto serve, fermarsi
per capire chi siamo e da dove veniamo
questa è la mia primavera dopo un lungo e faticoso inverno
martedì 13 aprile 2010
Nessuno la potrà fermare
la musica è finalmente ritornata e si è fatta sentire per davvero
anche se soltanto per pochi minuti e per poche persone
ora nessuno la potrà fermare
se voi non lo vorrete..
anche se soltanto per pochi minuti e per poche persone
ora nessuno la potrà fermare
se voi non lo vorrete..
domenica 28 marzo 2010
lunedì 15 marzo 2010
Sempre meno parole
E' difficile dire tante cose in poche parole
più passano i mesi e più mi scoraggio di fronte alla completa mancanza di tempo
considero amaramente l'ipotesi che qualcosa mi sia sfuggito di mano
a volte mi mancano i tempi in cui i genitori non sapevano nemmeno accenderlo un computer
ora invece ne sono diventati i completi e assoluti padroni,
a volte li osservo attonita nella loro ostilità , nel difendere sempre più la loro conquistata semi- autonomia informatica
a me ormai solo le briciole, e i guasti, le scansioni, le formattazioni
quando qualcosa non funziona più come dovrebbe funzionare
a volte mi restano a disposizione solo gli ultimi miseri minuti della giornata
se sono ancora viva, a malapena trovo la voglia di leggere distrattamente qualche mail
figuriamoci di partorire un pensiero articolato e compiuto
come quello che richiederebbe un blog
finirò per specializzarmi nel pensiero ermetico
e intanto come un'adolescente impazzita, aspetterò il tanto agognato momento
in cui potrò veramente farmi
i cavoli miei
più passano i mesi e più mi scoraggio di fronte alla completa mancanza di tempo
considero amaramente l'ipotesi che qualcosa mi sia sfuggito di mano
a volte mi mancano i tempi in cui i genitori non sapevano nemmeno accenderlo un computer
ora invece ne sono diventati i completi e assoluti padroni,
a volte li osservo attonita nella loro ostilità , nel difendere sempre più la loro conquistata semi- autonomia informatica
a me ormai solo le briciole, e i guasti, le scansioni, le formattazioni
quando qualcosa non funziona più come dovrebbe funzionare
a volte mi restano a disposizione solo gli ultimi miseri minuti della giornata
se sono ancora viva, a malapena trovo la voglia di leggere distrattamente qualche mail
figuriamoci di partorire un pensiero articolato e compiuto
come quello che richiederebbe un blog
finirò per specializzarmi nel pensiero ermetico
e intanto come un'adolescente impazzita, aspetterò il tanto agognato momento
in cui potrò veramente farmi
i cavoli miei
lunedì 15 febbraio 2010
Dov'è l'Alma Mater..
Gli abiti scuri che sanno d'inverno, il trucco sbiadito il colorito spento,
a nulla possono tutti quei fondotinta a lunga tenuta tanto reclamizzati
quanto improbabilmente efficaci
inventati forse per quei tipi di donne che durante il giorno
non hanno bisogno di sbattersi poi un gran che
guardo allo specchio un'immagine molto grigia
e assisto con immensa rassegnazione ai cambiamenti che si fanno strada in me..
da qualche tempo ho colto nel mio aspetto esteriore lo specchio più fedele del mio essere
ormai stanno cominciando a vedersi i primi segni anche nei miei connotati
altro che il mito della giovinezza e del bello che mai finisce
possono i trent'anni mettere addosso un tal senso di malinconia?
ai tempi dell'Alma Mater sentirsi padroni della vita era possibile
vivere in un ambiante eletto, dove la cultura permeava ogni cosa
dove il semplice fatto di esserci portava un arricchimento e un cibo per la mente
che adesso mi posso solamente sognare,
tutto ciò creava la pura illusione che questo stato di grazia sarebbe durato per sempre
grandissima fregatura..
è troppo tempo che non leggo più qualcosa che mi emoziona davvero
e che fa vibrare in me quella sete di cultura e di piacere per tutto quel che è veramente vita
è troppo tempo che non ascolto della nuova musica, che non guardo dal vivo un'opera d'arte
che non canto a squarciagola una canzone, che non ho il coraggio di posare le dita sul mio pianoforte, che non rido, che non piango, che non mi lascio andare davvero..
dov'è l'Alma Mater adesso?
a nulla possono tutti quei fondotinta a lunga tenuta tanto reclamizzati
quanto improbabilmente efficaci
inventati forse per quei tipi di donne che durante il giorno
non hanno bisogno di sbattersi poi un gran che
guardo allo specchio un'immagine molto grigia
e assisto con immensa rassegnazione ai cambiamenti che si fanno strada in me..
da qualche tempo ho colto nel mio aspetto esteriore lo specchio più fedele del mio essere
ormai stanno cominciando a vedersi i primi segni anche nei miei connotati
altro che il mito della giovinezza e del bello che mai finisce
possono i trent'anni mettere addosso un tal senso di malinconia?
ai tempi dell'Alma Mater sentirsi padroni della vita era possibile
vivere in un ambiante eletto, dove la cultura permeava ogni cosa
dove il semplice fatto di esserci portava un arricchimento e un cibo per la mente
che adesso mi posso solamente sognare,
tutto ciò creava la pura illusione che questo stato di grazia sarebbe durato per sempre
grandissima fregatura..
è troppo tempo che non leggo più qualcosa che mi emoziona davvero
e che fa vibrare in me quella sete di cultura e di piacere per tutto quel che è veramente vita
è troppo tempo che non ascolto della nuova musica, che non guardo dal vivo un'opera d'arte
che non canto a squarciagola una canzone, che non ho il coraggio di posare le dita sul mio pianoforte, che non rido, che non piango, che non mi lascio andare davvero..
dov'è l'Alma Mater adesso?
martedì 12 gennaio 2010
Aspettando il disgelo
Sopravvissuta al chiasso assordante delle feste e al vuoto che mi creano dentro. Sto aspettando una data che non riesce ancora a palesarsi nella mia testa.Più una cosa la desideri, più questa non si manifesta e so che anche se presto ci saranno altre le cose a cui aspirare, altri pensieri, altri desideri, altre necessità.. non esisterà mai IL Momento della pura quiete dentro di me. Abituata a scavare più che posso, sia in me che negli altri.
Inutile parlare del futuro e del passato. Se mi concentro sul presente, e mi guardo allo specchio vedo una persona più spietata, disillusa e cinica di quanto avrei mai potuto immaginare nella mia vita. Se è vero che è l'insieme delle esperienze fatte che ti porta ed essere quale sei, penso che mi manca quello stato d'animo spensierato di pochi anni fa, quell'inconsapevolezza e quell'innocenza dinnanzi alle cose pratiche della vita.
Inutile parlare del futuro e del passato. Se mi concentro sul presente, e mi guardo allo specchio vedo una persona più spietata, disillusa e cinica di quanto avrei mai potuto immaginare nella mia vita. Se è vero che è l'insieme delle esperienze fatte che ti porta ed essere quale sei, penso che mi manca quello stato d'animo spensierato di pochi anni fa, quell'inconsapevolezza e quell'innocenza dinnanzi alle cose pratiche della vita.
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