lunedì 31 dicembre 2007

Bologna 31/12/07

Questa mattina, mentre il treno per Bologna sfilava veloce fra le campagne gelate ho pensato che
la natura in fondo sa come rendere meraviglioso e velatamente nostalgico il fatidico passaggio
dal vecchio al nuovo anno..

la coltre di brina che luccica ai primi bagliori di luce
il sole bianco e rosso che colora l'orizzonte
il senso di pace, di attesa, di una natura che dorme..
prima di risvegliarsi e rifiorire di nuovo
nell'avvicendasi delle stagioni

mi accingo così a scivere il mio ultimo post dell'anno..

oggi non mi sento come se qualcosa dovesse finire e qualcos'altro cominciare
preferisco pensare che faccio parte di un costante e continuo divenire..

perchè dunque costringermi ad una marea di buoni propositi per l'anno nuovo?
probabilmente così facendo mi condannerei all'insoddisfazione
di non poter raggiungere mai fino in fondo quello che mi ero prefissata..
quando invece è molto più semplice e logico continuare a vivere..

quello che vorrei oggi e per i giorni e venire è molto semplice ..
vorrei sempre poter vedere le cose che mi circondano con chiarezza ed obiettività,
vorrei crescere e costruire qualcosa di buono,
vorrei tanto che le persone intorno a me possano vivere serenamente,
vorrei che tutto cambi e allo stesso tempo non cambiare mai..

poi scendo dal treno e guardo la mia città, ancora addormentata..
resa ancor più assonnata dal clima festoso dei giorni appena trascorsi
e penso che il rumore dei miei passi che rimbombano sotto i porticati deserti
con il freddo che mi accarezza e arrossa lievemente guance
sia già qualcosa di perfetto
di semplice e poetico al contempo..
e mi sento a casa

credo che il vero senso di queste feste si nasconda molto più dietro certi momenti
che dietro alla fredda corsa ai consumi, al divertimento ad ogni costo, alle futilità..

con questi pensieri scritti un pò alla rinfusa, dettati da un malinconico 31/12
chiudo questo 2007
l'anno dei cambiamenti.. l'anno delle responsabilità.. l'anno del vorrei fuggire via, ma no invece
forse è meglio restare..
l'anno dell'inizio del mio blog..

e con una certa emozione auguro a tutti un luminoso 2008..

domenica 23 dicembre 2007

Best Wishes

Wishing you the magic and wonder of Christmas time..

See you soon!


Chiara

mercoledì 19 dicembre 2007

Vacanze romane.. L'epilogo

93%

Le ultime fatiche

Oggi è veramente l'ultimo giorno di sbattimento a e di faticoso lavoro..
sembra che tutto "il meglio" si sia voluto concentrare di proposito proprio adesso..

sto arrivando a questa fine 2007 veramente stemata..

vorrei avere le energie per concludere al meglio ma.. troppi pensieri, troppe preoccupazioni.

La salute poi non ne parliamo,

tre volte malata in tre mesi filati..

mi sembra di essere regredita e non cresciuta.

Più mi ripeto che devo essere forte, perchè altri hanno bisogno di avermi vicina e di contare su di me, più finisco per avere io per prima bisogno di una mano.. e allora il cerchio non si chiude mai..
e finisco per prendermela anche di più..

Forse sono fin troppo severa con me stessa,
ma il clima natalizio non mi aiuta a trovare quella pace interiore,
che vado tanto cercando in me stessa.

giovedì 13 dicembre 2007

Pensieri e parole..

Non è un mistero che mi sia sempre piaciuto scrivere..

quando ero piccola, ho persino vinto un premio,
avevo commentato una frase del libro di Michael Ende, Momo..

c'è chi prende la medaglia perchè è un bravo sportivo
ma io, non ho mai amato particolarmente il movimento
sono pigra per natura (vedi Criccro non sei sola!)
e quindi mi sono dovuta accontentare della medaglia per il mio bel tema..

questa cosa me la sono portata avanti per tutto il periodo della scuola dell'obbligo,
non a caso sono sempre stata la cocca delle prof d'italiano..
prima delle medie, poi delle superiori..
fino alla maturità, quando tutti quanti impazzivano per le famigerate tracce ministeriali
e io mi limavo le unghie e prendevo comunque il massimo
(poi però mi castigavano nelle materie scientifiche)

poi l'università.. scelgo Economia.. perchè Lettere sarebbe stato scontato.. troppo..
perchè Psicologia era pure troppo inflazionata..
e mi ritrovo in un mondo tutto nuovo
dove l'unico "scritto" è l'esame di matematica o di micro e via dicendo..
dove scrivere non serve più
contano più i numeri, i BEP, i tassi, gli sconti, i VAN e i TIR ( e non parlo di quelli che hanno scioperato fino all'altro ieri)

e scopro che a poco a poco la mia scelta mi ha portato ad inaridirmi,
a perdere il piacere semplice e puro dello scrivere,
a rinunciare a quello"stile semplice e apparentemente umile, ma di fatto preciso e puntuale"
che veniva tanto elogiato e commentato..

ho persino smesso di divorare libri..
una volta, uno dei passatempi per me più piacevoli..

poi è arrivato il blog..
i primi timidi post.. i pensieri che stentavano ad uscire..
all'inizio la senzazione era come quando riprovavo a suonare il piano dopo tanto tempo..
e scoprivo di avere le mani "legate" e le dita arrugginite..

il blog è come una palestra, mi ha aiutato ad allenare la mia mente..
a distogliere i pensieri dalla pura razionalità,
a sciogliermi come neve al sole e a far riaffiorare in superfice la mia vecchia passione.

Non so se tornerò mai allo stato di grazia degli anni passati,
non ne avrei il tempo..
e non ho nemmeno la prensunzione di voler dimostrare le mie doti a qualcun'altro,
ammesso di averle sul serio queste doti!!

Mi basta aver recuperato uno spazio, un foglio bianco su cui poter scrivere

questa volta senza vincoli di traccia..
e senza paura di andare fuori tema,
ma per il semplice piacere di farlo.. di scrivere..
anche perchè alla fine non ci sarà nessuno che mi darà il voto per questo..

mercoledì 12 dicembre 2007

Ludovico Einaudi

Lunedì sera ho assisitito per la prima volta al concerto per solo piano
di questo meraviglioso artista ed è stato veramente emozionante.


Sin dalle prime note pigiate sui tasti, ho capito che questo concerto non era la mera e fedele riproduzione delle opere di un artista famoso per il suo pubblico
ma era un dialogo dell'artista con le sue stesse opere
la sequenza dei brani era casuale così come le variazioni apportare ad ogni motivo..
sembrava che il pianista giocasse con la sua musica
creando momento per momento qualcosa di nuovo.. e per questo di straordinario..
come se la musica volesse rinnegare di essere imprigionata in un pentagramma ed in una serie di battute, rifuggendo le cose scontate per un continuo ed incessante divenire..

perchè parlo di divenire...

perchè c'è qualcosa di molto importante che mi lega a questa musica..
il cambiamento..

l'altra sera è stato come rivivere tanti attimi diversi della mia vita,
tutti nello stesso momento..

mi sono rivista un anno fa, mentre scrivevo la tesi, guidata dalla sua bellissima musica
ho rivissuto i momenti della laurea, il trascorrere delle stagioni..
i momenti teneri di me e Antonio che ci coccoliamo prima di dormire cullati dal suono di Divenire..

Sembra un caso, ma uno dei maggiori successi di Ludovico Einaudi si chiama proprio così..

Divenire..

venerdì 7 dicembre 2007

Comunicato stampa

Vorrei in qualche modo dare una risposta precisa alla "domanda"
che da qualche tempo a questa parte mi viene posta
in modo più frequente:

se con Anto va tutto bene..

credo che il motivo di tali domande scaturisca dalle mie parole
o forse da quello che non dico

so perfettamente che a volte i miei post sono molto personali
so anche che qualcuno mi legge
ma il punto non è questo

anche quando il mio blog era solo "mio" o di pochi
avevo talvolta qualche ondata di inquietudine
che traspariva in modo neanche tanto celato
ma questo non significava che avessi buttato all'aria tutta la mia vita
era solo un modo per sfogarmi
per provare a fare un pò di luce su me stessa

quello che scrivo e penso è frutto di ciò che sto vivendo e provando in un determinato istante della mia vita
non scrivo per gli altri
scrivo per me
e a volte non tutto è rosa e fiori
come adesso in special modo

chi vi parla è una giovane donna alle prese
col quotidiano,
con le difficoltà di tutti i giorni,
con la solitudine dettata dalla scelta di tenersi tutti gli affetti lontani,
con le amiche sparse qua e là per il mondo,
con la mamma in ospedale,
con un moroso lontano,
con cui ancora non posso permettermi di creare una famiglia,
che per vederci tocca aprire l'agenda
perchè gli impegni li abbiamo tutti quanti
perchè oltre a noi due bisogna stare dietro al lavoro, alle rispettive famiglie, non trascurare gli amici..

insomma.. a volte devi fare i conti con le esigenze del momento
e la stanchezza si accumula
e si finisce per forza per trascurarsi

ma il punto non è neanche questo

da un anno a questa parte,
tanto per capirci, da dopo la laurea..
sto facendo i conti con me stessa
con una fragilità interiore non indifferente
con problematiche serie
di chi ormai è adulto e deve per forza starci dentro..

che dire

sono sicura di non essere l'unica
anzi

credo piuttosto di aver detto delle ovvietà
e qualcuno potrebbe dire che non mi devo lamentare
che la vita è proprio questa

ma se tutto questo ovvio può aiutare a far capire come sto io adesso
ben venga

per rispondere alla domanda dico
sì, certo va tutto bene

le varie contingenze di questo periodo ci stanno tenendo un pò lontani
ma nient'altro
confido nel fatto che i periodi neri non durino in eterno

e intanto ne approfitto per rassicurare Anto
che mi legge sempre,
anche se commenta poco
che non si è perso nulla..
che sono sempre la sua morosa..
anche se a volte ci scherza su e dice che sono "troppo indipendente"...

mercoledì 5 dicembre 2007

Pensieri d'inverno

L'inverno mi mette malinconia

sarà per questo che a volte restarsene un intero giorno da sola in ufficio,
senza i soliti rumori, le parole, i fruscii di chi va e chi viene,
ma con il solo rumore delle mie scartoffie
mi spinge di più a pensare..

e pensare si sa, a volte fa male..

L'inverno poi fa venire voglia di cose calde, accoglienti..
come una bella serata davanti al fuoco di un camino
o un bel tè con le amiche la domenica pomeriggio, fatto di chiacchere e poco altro,
senza formalità

forse non sarò originale
ma questo tipo di cose è quello che ora mi manca di più

in inverno poi, è ancora più difficile fare a meno
di quel calore umano
che solo un'amico può dare

martedì 4 dicembre 2007

Pensando al Natale..

Sono appena stata in uno dei posti più chic di Bologna.. Galleria Cavour

io ero lì per lavoro, per andare a ritirare un atto notarile.. e si sà i notai ne sanno qualcosa in fatto di location esclusive..

ma la cosa che più mi ha stupito.. è stato vedere la quantità di persone che in un martedì mattina alle 11 possono affollare un posto del genere e non solo per vedere le vetrine!

Sembrava un sabato pomeriggio in via indipendenza, peccato che qua al posto di Zara e H&M ci fossero i vari Gucci, Armani e via dicendo..

altro che crisi..

sarà che io quest'anno stento quasi ad avere il tempo (e i soldi) per dei semplici
regalini a familiari e amici..
mi sembra che qualcosa giri in un verso che non conosco..